Visita Ostetrica
Presso lo studio è possibile eseguire tutte le indagini ostetriche volte a preservare il benessere materno-fetale. E’ possibile effettuare una presa in carico globale della gravidanza ed eseguire tutte le indagini utili, dai test di screening delle aneuploidie fetali, alle ecografie necessarie (comprensive dell’ecografia morfologica del I del II e del III trimestre) e tutto ciò che è necessario a tutelare la salute della mamma e del nascituro secondo un programma mirato e personalizzato
Consulenza Specialistica di Diagnosi Prenatale
L’essere umano possiede 23 coppie di cromosomi (in totale 46 cromosomi), filamenti di DNA e proteine contenenti le informazioni genetiche necessarie alla costituzione e al funzionamento dell’organismo. Le anomalie cromosomiche sono condizioni in cui il numero e/o la struttura dei cromosomi possono essere diverse dall’assetto normale. Per esempio, la Trisomia 21 comporta la presenza di tre copie del cromosoma 21, condizione associata alla ben nota Sindrome di Down. Rilevare precocemente l’eventuale presenza di un’anomalia cromosomica consente, ai futuri genitori, di pianificare un’adeguata e consapevole gestione ostetrico-ginecologica. Presso lo studio è possibile eseguire una consulenza personalizzata sulle indagini di diagnosi prenatale di “Screening” (TEST COMBINATO/RICERCA DEL DNA FETALE SU SANGUE MATERNO) e/o di Diagnosi Prenatale Invasiva (VILLOCENTESI/AMNIOCENTESI), al fine di fornire i consigli necessari per una scelta consapevole.
Test Combinato (Duo Test - Bi Test)
È un test effettuato tra l’11° e la 13+6° settimana di gravidanza. Consiste nell’abbinamento della translucenza nucale con il dosaggio della concentrazione sierica, nel sangue materno, di due proteine prodotte dalla placenta (Free-β-hCG e PAPP-A). L’esame,così effettuato, fornisce una stima di rischio personalizzato di anomalie cromosomiche.
L’indagine viene eseguita tramite software certificato dalla “ Fetal Medicine Foundation”
Ricerca del DNA Fetale su Sangue Materno (NIPT Test)
Il NIPT (Non Invasive Prenatal Test) consiste in un prelievo di sangue materno in cui viene identificato ed analizzato il DNA fetale circolante per lo screening delle anomalie cromosomiche.
E’ un test non invasivo, sicuro e affidabile eseguibile già a partire dalla 10° settimana (10w+0d) di gravidanza.
L’elevata attendibilità del test viene migliorata dall’associazione con l’ecografia mirata allo studio dell’anatomia fetale del I trimestre, comprensiva della misurazione della Translucenza Nucale.
Ha una specificità superiore al 99% per le anomalie cromosomiche più frequenti (T21, T18, T13).
Questa indagine comprende inoltre la possibilità di eseguire, con lo stesso prelievo di sangue, anche lo “screening” per le aneuploidie a carico dei cromosomi sessuali, di tutti i cromosomi fetali e delle anomalie strutturali con microdelezioni o microduplicazioni ≥7 Mb.
Ecodoppler-Flussimetrie Feto-Placentari
E’ un esame ecografico particolare che sfrutta “l’effetto doppler” per valutare la quantità di sangue che in quel momento passa attraverso il cordone ombelicale o altri specifici distretti materni e/o fetali. L’impiego di tale indagine non è routinaria ma viene utilizzata a discrezione del ginecologo in base a particolari riscontri ecografici e/o fattori di rischio.
Ecografia Ostetrica del Primo Trimestre (Eco 2D-3D-4D)
L’ecografia del I trimestre consente di:
- definire la sede di impianto dell’embrione (accertando che non si tratti di una gravidanza extrauterina)
- capire se la gravidanza è singola o gemellare
- visualizzare il battito cardiaco del feto
- valutare se l’epoca gestazionale corrisponde alla data dell’ultima mestruazione (datazione della gravidanza)
- misurare lo spessore della translucenza nucale e valutare la morfologia fetale indagabile per l’epoca secondo le LINEE GUIDA SIEOG 2021.
Ecografia Ostetrica del Secondo Trimestre (Eco 2D-3D-4D)
Quest’ecografia viene effettuata tra la 19° – 22°
Viene comunemente chiamata ECOGRAFIA MORFOLOGICA o ecografia di screening delle malformazioni fetali del secondo trimestre.
Con l’ecografia ostetrica del secondo trimestre si studia:
- il numero dei feti
- la presenza o assenza del battito cardiaco del feto
- il numero dei sacchi amniotici e delle placente nelle gravidanze gemellari (corionicità), solo se non è stato rilevato nel primo trimestre, quando la valutazione è molto più accurata
- la localizzazione della placenta
- la quantità del liquido amniotico
- le dimensioni fetali (testa, addome, femore)
- l’anatomia fetale (per rilevare le principali malformazioni congenite secondo le LINEE GUIDA SIEOG 2021)
Ecografia Ostetrica del Terzo Trimestre (Eco 2D-3D-4D)
Viene effettuata tra la 29 a-34a settimana.
Durante l’ecografia ostetrica del terzo trimestre (definita anche come ECOGRAFIA DI ACCRESCIMENTO) si valutano:
- l’attività cardiaca del feto
- la situazione del feto (cioè l’orientamento rispetto all’utero, che può essere longitudinale, obliquo o trasverso), e la sua presentazione (cefalica o podalica, ovvero la parte del corpo rivolta verso il basso)
- la quantità di liquido amniotico
- le misure del feto (biometria fetale), in particolare il cosiddetto diametro biparietale, la circonferenza cranica, la circonferenza dell’addome, la lunghezza del femore
- alcune caratteristiche anatomiche del feto secondo le LINEE GUIDA SIEOG 2021 (la normalità dei ventricoli cerebrali, delle quattro camere cardiache, della bolla gastrica, dei reni e della vescica)
- la posizione della placenta
Ecografia in 3D/4D
È un’ecografia ostetrica effettuata con una sonda apposita. La 3D fornisce un’immagine statica, la 4D, invece, fornisce un filmato, in pratica è la 3D in movimento. E’ consigliabile eseguire questo tipo di ecografia intorno alla 25-28 settimana di gravidanza. E’ un’indagine che non aggiunge nulla, rispetto alle precedenti, dal punto di vista del benessere fetale, ma solitamente soddisfa la curiosità dei futuri genitori poiché permette la visualizzazione del viso del bimbo prima della nascita. Non sempre però purtroppo può essere ottenuta una bella immagine: dipende infatti dalla posizione fetale, dall’eventuale interposizione di arti, placenta o cordone, e dallo spessore del tessuto adiposo materno.
Visita Ginecologa
Comprende una visita medica ginecologica e una ecografia specialistica che verrà eseguita a seconda dei casi con approccio transvaginale o transaddominale.
Permette di prevenire o curare disturbi legati alla sfera ginecologica.
Tramite la visita è possibile visualizzare la conformazione dei genitali interni ed esterni e loro eventuali anomalie funzionali e/o morfologiche.
Ecografia Ginecologica
L’ecografia ginecologica è rivolta allo studio della pelvi femminile, per la valutazione dell’utero e delle ovaie.
L’esame può essere condotto per via transaddominale, mediante l’uso di sonde che vengono appoggiate sull’addome, o per via transvaginale, mediante l‘impiego di sonde che vengono introdotte in vagina.
Può essere eseguita con approccio bidimensionale o tridimensionale.
Questa ecografia consente di visualizzare nello specifico:
- l’UTERO à si valuta la posizione, le dimensioni, la forma, la regolarità del profilo. Con questa metodica si può rilevare la presenza di miomi, di polipi o di eventuali malformazioni uterine
- le OVAIE à si valuta le dimensioni e l’aspetto
le TUBE à non sono generalmente visibili, se non nei casi di patologia tubarica perché risultano ingrandite dalla presenza di raccolte endotubariche
Pap-Test
E’ un test di screening per il tumore della cervice uterina.
Si effettua durante la visita ginecologica, prelevando cellule della cervice uterina. Queste cellule verranno poi inviate ad un laboratorio accreditato per indagare la presenza di eventuali alterazioni cellulari.
HPV-DNA Test
E’ un’indagine che si effettua a completamento diagnostico dopo un pap test alterato o come test di screening per la prevenzione del tumore del collo dell’utero. Si esegue prelevando, tramite un piccolo tampone, cellule dal collo dell’utero per poi ricercare la presenza del DNA del Papillomavirus.
Consulenza sulla Contraccezione (inserimento Spirali)
Nella vita di una donna la contraccezione detiene un ruolo importante.
È fondamentale educare ed educarsi ad una sessualità serena e sicura che porti ad una maternità consapevole quando desiderata. I metodi contraccettivi sono diversi ed è utile eseguire una consulenza mirata e personalizzata, in base anche ai fattori di rischio individuali, al fine di ottenere una compliance adeguata.
Consulenza sulla Sterilità di Coppia
Per sterilità/infertilità definiamo l’assenza di concepimento dopo 12 mesi di rapporti non protetti e frequenti. Il limite si abbassa a 6 mesi per le donne di oltre 35 anni o se coesistono fattori di rischio che vengono valutati in sede di visita ginecologica (es. malattia infiammatoria pelvica, interventi chirurgici pelvici, endometriosi…).
In sede di consulenza sulla sterilità ne vengono indagate le possibili cause, prescritte indagini mirate e, qualora fosse necessario, si procede all’invio presso centri di PMA (procreazione medicalmente assistita). Presso lo studio è possibile eseguire monitoraggi specifici dell’ovulazione e/o endometriali.
Consulenza Specialistica sulla Menopausa
La menopausa è un fenomeno naturale in cui si verifica la cessazione definitiva dei cicli mestruali, dovuta all‘esaurimento dell’attività ovarica. Si definisce con certezza solo dopo un’assenza dei cicli per 12 mesi. Gli esami ormonali che spesso vengono prescritti possono essere un aiuto alla previsione di tale evento ma non sono la risposta definitiva poichè vi è una grande variabilità da soggetto a soggetto.
In Italia l’età media della menopausa è tra i 48 ed i 52 anni, con ampia variabilità da donna a donna.
Gli anni che precedono la menopausa sono talvolta asintomatici ma più frequentemente sono accompagnati da sintomi/segni legati al normale calo estrogenico. Tra questi i più importanti e segnalati dalle pazienti sono:
- Vampate di calore: corrispondono ad un improvviso senso di calore, talvolta accompagnato da sudorazione intensa. Sono più frequenti durante la notte ma possono presentarsi anche durante la giornata in corrispondenza di eventi emozionali, sforzi o senza una causa scatenante
- Irregolarità mestruale: i cicli mestruali possono cambiare in durata e quantità.
- Aumento ponderale: il rallentamento del metabolismo puo’ portare la donna ad un aumento di peso e ad una ridistribuzione diversa del grasso corporeo con aumento del grasso addominale
- Insonnia ed irritabilità: difficoltà all’addormentamento, scarsa qualità del sonno, depressione o sensazione di calo dell’umore.
- Atrofia vulvo-vaginale e/o calo della libido.
- Prolasso vescicale-uterino-rettale: consiste in un abbassamento-fuoriuscita degli organi pelvici attraverso la vagina a causa di aumento della pressione addominale e/o di un indebolimento del pavimento pelvico.
- Incontinenza urinaria: perdita involontaria di urina. Distinguiamo l’ incontinenza da sforzo (legata a piccoli sforzi) dall’incontinenza da urgenza (quando vi è una necessità impellente di mingere dopo lo stimolo urinario). In entrambi i casi si tratta senza dubbio di una condizione invalidante per la quotidianità della donna ma nella maggior parte dei casi risulta essere risolvibile o quantomeno modificabile.
È sempre possibile cercare di prevenire, o migliorare quando già presenti, tutti questi sintomi di disconfort per la paziente attraverso terapie mirate e personalizzate.